
La bocca è il primo strumento che il cane utilizza in fase di apprendimento e conoscenza,verifica oggetti,superfici e spesso tutto ciò che di nuovo gli viene presentato,soprattutto nei cuccioli. Le attività di masticazione sono l’espressione dell’uso della bocca,che a sua volta sono lo specchio di sicurezza ed insicurezza sociale. La possibilità di avere costantemente accesso a questo canale di conoscenza della realtà diventa fondamentale per migliorare la percezione delle proprie capacità e delle proprie competenze. Anzi,questo si rivela addirittura un bisogno che, se correttamente appagato, riduce gli indici di stress e aumenta lo stato di agio e rilassamento.
A partire dalla terza settimana, con l’eruzione dei primi denti, fino ai sei mesi, il cucciolo è impegnato in una lunga fase di dentizione che causa dolori e fastidi che vengono alleviati proprio dalla masticazione. Nel primo periodo di convivenza può capitare che, il proprietario, al suo rientro in casa, trovi alcuni “danni”, dovuti all’attività di rosicchiamento del cucciolo. Quello che spesso viene confuso come “dispetto” (i cani non fanno alcun dispetto, bensì ogni azione è legata a delle motivazioni ben precise), in realtà è la modalità attraverso cui il cucciolo cerca di allentare la tensione dovuta, magari, alla solitudine, all’ansia da separazione o alla noia e allo stress che ne consegue. È dunque importante che il proprietario aiuti il cane ad indirizzare il morso verso oggetti che possano essere effettivamente masticati dal cucciolo (una sorta di masticazione “intelligente”), come carne essiccata, giocattoli in gomma o il kong (che possono, quindi, essere lasciati durante la sua assenza).
La masticazione impegna il cane sia fisicamente sia mentalmente e, attraverso il rilascio di endorfine (sostanze prodotte dal cervello) durante l’attività, si riducono gli indici di stress, aumentando l’agio e la calma, portando il cane ad uno stato tale di soddisfazione e serenità, tanto da potersi, spesso, addormentare.